Tu, uomo,
spremuto dall’usuraio ,
dal dittatore e dal finto santone…
Tu, donna,
dilaniata da una mammana,
nel grembo e nell’anima,
per il figlio che, forse, non vuoi…
Voi, bimbe e bimbi,
mutilati e mangiati,
venduti ed abusati,
smembrati come pezzi di ricambio da ignobili depravati…
Tu, giovane,
incancrenito nella speranza
che chimici infusi
derubano e spazzano via…
E noi,
che acque metalliche e radioattive ardono fin nelle viscere,
tossendo vapori rugginosi…
Nessuno può sollevarci e redimerci se non Lui,
flagellato ebreo,
che si lascia spiaccicare
e poi conficcare
nel suolo aspro e polveroso
della Galilea.
Nessuno, se non Lui,
prende su di sé anche i carnefici.
Fabio