Pronti a partire? Camposcuola 2018!

Forse non tutti sanno cosa sia un camposcuola. Si tratta di un’esperienza formativa vissuta come una vacanza, oppure come una vacanza vissuta come esperienza formativa. Le materie su cui si viene formati sono: l’amicizia, l’amore, lo spirito di gruppo, la condivisione, il servizio, la Fede,… tutto questo attraverso una “proposta guida, attività, laboratori, escursioni, giochi a tema, visioni di film e tanto altro. campo scuola

Domenica 11 Marzo 2018 alle ore 17.00 presso l’oratorio ci sarà la riunione informativa con visione dei filmati della vacanza 2017 e preiscrizioni.

PdF 2018: Perchè sei mio Padre

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Cena del Padre Nostro – Professione di Fede 2018

La fede passa da gesti semplici. Stavolta vi vogliamo raccontare un gesto che da molti anni è una tradizione del gruppo preadolescenti che anche quest’anno si è rinnovata. Noi la chiamiamo Cena del Padre Nostro, e l’idea di base è molto semplice, una cena interamente preparata dai ragazzi di terza media per i loro genitori, dall’apparecchiatura, alla cucina e al servizio.

Il significato è quello di restituire, per una sera, le cure e l’amore ricevuti quotidianamente e silenziosamente dai propri genitori, i primi uomini e donne a cui il Padre ci affida. Il gesto della cena è la concretizzazione della prima tappa del cammino della Professione di Fede, rivolto ai ragazzi più grandi del gruppo preado; il percorso riprende i versi del Simbolo, per approfondire il significato delle parole chiave dell’essere cristiani: Padre, Figlio, Spirito, Chiesa e Comunione, con l’obiettivo di poter pronunciare il Credo di fronte alla comunità e di fronte al mondo.

Per ora i ragazzi hanno avuto un assaggio, in ogni senso, delle possibilità di esprimere il dono di sè agli altri; vogliamo, allora, pregare il Padre perchè possano gustare nella loro vita lo spirito semplice e bello della Cena del Padre Nostro nella loro quotidianità.

Leggere per Piacere

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Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, autori di Basta Studiare! e di Leggere per Piacere, già nostri ospiti lo scorso anno, propongono un incontro per genitori ed educatori sulla bellezza della lettura e su come fare “innamorare” della lettura i più piccoli.

Pesach: “tempo della nostra liberazione”

Mettetelo in agenda: Domenica 4 Marzo subito dopo la messa delle 10.00 tutti i bambini di quarta elementare, e tutti coloro che sono curiosi di partecipare, saranno invitati con le loro famiglie a partecipare al rito della Pasqua ebraica con una cena tradizionale. 

La Pesach o Pasqua ebraica è una festività che ricorda la liberazione del popolo israelita dall’Egitto e il suo esodo versa la Terra Promessa. Questa parola viene anche detta dal popolo ebraico come “tempo della nostra liberazione”; essa infatti trae origine dalla vicenda narrata nel libro dell’Esodo: Dio annuncia al popolo di Israele, ridotto in schiavitù dagli egiziani, che presto arriverà il momento della liberazione. Tramite Mosè, Dio ordina al popolo di Israele di marcare gli stipiti delle loro porte con del sangue  di agnello, segno che “il castigo del Signore non toccherà altri che il popolo d’Egitto”.

cena pasqua ebraica

In occasione di quella Domenica Marc, un papà ebreo, e la sua famiglia ci faranno vivere i segni di questa importante festa, facendoci scoprire le tradizioni, i racconti e i cibi simbolici ad essa legata. Tra i principali ricordiamo: il pane non lievitato, in ricordo della fuga dall’Egitto e della mancanza di tempo per farlo lievitare; i 4 calici di vino, ognuno con un significato ben preciso; le erbe amare, che simboleggiano l’amarezza della vita degli ebrei in terra d’Egitto; e l’agnello, sacrificato da essi per dipingere le loro porte come protezione dall’angelo della morte.

Vivere le tradizioni di altre culture è un modo per poter comprendere meglio il significato della Pasqua, momento fondamentale della Fede del cristiano, in quanto simbolo di Credo nel gesto più importante che il Signore ha compiuto per noi: amarci da morire e sconfiggere la morte. 

Sentitevi i Benvenuti, vi aspettiamo tutti!

E’ tempo di Quaresima

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E’ incominciato il tempo della Quaresima, fissato in quaranta giorni in ricordo dei quaranta giorni passati da Gesù nel deserto. In questo tempo forte la Chiesa ci invita a prepararci spiritualmente per la celebrazione della Pasqua. 
Ma in che modo?
Uno degli strumenti che la Chiesa ci propone per vivere la Quaresima come cammino verso la Pasqua è la lotta spirituale. Un tema oggi un po’ desueto e poco ricordato. Ma è un tema che ha costituito, per le generazioni cristiane passate, uno degli strumenti più necessari per formare un cristiano maturo. Del resto ciascuno di noi deve fare una lotta spirituale dentro di sé per non ubbidire agli impulsi disordinati, alle pulsioni che ci abitano, oserei dire all’animale che è in noi e che non dobbiamo dimenticare. Il cammino di umanizzazione ci mette di fronte a delle scelte, a dei “no”; ed è anche un cammino in cui bisogna saper dire con libertà ma talvolta a caro prezzo dei “sì”. Ecco, la lotta spirituale è – secondo tutta la tradizione cristiana a partire da San Paolo, che ne ha parlato più volte nelle sue Lettere – contro le potenze del male, le quali costantemente ci sollecitano.
 

Preghiera quaresimale di Sant’Efrem il Siro

Signore delle nostre vite
allontana da noi
lo spirito dell’ozio
della tristezza
del dominio
e le parole vane.

Accorda ai tuoi servi
lo spirito di castità
di umiltà
di perseveranza
e la carità che non viene mai meno.

Sì, nostro Signore e nostro Re
concedici di vedere i nostri peccati
e di non giudicare i fratelli
e tu sarai benedetto
ora e nei secoli dei secoli.
Amen.

 
È una preghiera che tutti i cristiani ortodossi e d’Oriente recitano più volte al giorno durante la Quaresima, ma è anche ben conosciuta in Occidente. È una preghiera in cui si invoca l’umiltà e ci si riconosce peccatori davanti al Signore per chiederGli uno spirito di mitezza, di carità. E gli si chiede inoltre: “Fa’ che io non giudichi mai il fratello, bensì concedimi un cuore pieno di misericordia e compassione”. E noi, come dice papa Francesco, siamo in una fase in cui abbiamo bisogno di un passaggio di misericordia e compassione. 
Impegniamoci anche noi a recitare questa semplice preghiera affinché possiamo far nostra la misericordia di Dio verso noi e i fratelli.

BUONA QUARESIMA A TUTTI! 

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