Le parrocchie della nostra diocesi – comprese le due parrocchie della nostra comunità pastorale – hanno da sempre avuto una straordinaria dotazione educativa: l’oratorio. Oggi, da più parti, arrivano note stonate a proposito di questa istituzione: non è al passo coi tempi, non ci sono più volontari che la gestiscano, costa troppo…
Sì, è vero, l’oratorio ha decisamente cambiato faccia. Tanti problemi che oggi ci sono stanno mettendo a rischio, come non è stato un tempo, la stessa istituzione oratoriana.
Le nostre comunità cristiane però non si rassegnano e non gettano la spugna. Non siamo al passo coi tempi? Facciamo di tutto per leggere le istanze della nostra società per poter rispondere in maniera adeguata. Non ci sono più volontari? Non ci rassegniamo e li cerchiamo e… li troviamo, perché c’è tanta gente che ancora crede nella cura della gioventù. Siamo a corto di risorse economiche? Le parrocchie cercano di investire nel campo della educazione, anche se le risorse economiche continuano a rimanere scarse o addirittura insufficienti.
E allora noi cerchiamo di gestire al meglio l’oratorio, da tutti i punti di vista.
A livello educativo, le persone che si rendono disponibili “a dare una mano” non sono degli sprovveduti ma vengono formati adeguatamente affinché il loro lavoro educativo sia veramente tale e dia tutti i buoni frutti possibili.
A livello economico, cerchiamo di non sprecare le risorse, attuiamo una puntuale manutenzione delle strutture affinché siano sempre adeguate alle attività e a norma di legge, mettiamo in campo attività che non siano così costose da essere per pochi, chiediamo una puntuale e costante collaborazione anche economica alle famiglie che si avvalgono di questo servizio educativo.
Tutto questo perché desideriamo che la comunità cristiana investa le sue risorse sulla gioventù. E ci crediamo. E chiediamo anche alle famiglie che facciano altrettanto. Che credano che vale la pena investire energie – e anche denaro – sui propri figli, sulla loro educazione civica, religiosa, comunitaria. Del resto non è una cosa nuova. Quando un genitore crede che il figlio o la figlia abbiano la necessità di frequentare uno sport o una attività complementare a quella scolastica, non si risparmiano e fanno anche sacrifici affinché i propri figli possano coltivare le proprie passioni e i propri sogni.
Ma perché investire tante energie proprio nell’oratorio? Cosa offre? Forse che dire “oratorio” equivale a dire “servizio di bassa qualità”? Ma proprio no!! Tutti i servizi che l’oratorio offre (sport, teatro, laboratori, gioco, …) sono offerti da operatori competenti, formati da professionisti altrettanto competenti, a volte volontari, a volte retribuiti se sono persone che lo fanno di lavoro.
L’oratorio rimane perciò un ambiente sano, luogo di aggregazione sano, promotore di sane amicizie.
Ed essendo anche un “luogo” ha bisogno di essere gestito al meglio affinché il “bello” rimanga bello. Sappiamo quale sia la portata di gestione di ogni tipo di struttura, a partire dalle nostre case. Anche l’oratorio ha dei costi enormi che in qualche modo tutti dobbiamo contribuire a coprire.
Certo, non possiamo chiudere questo discorso senza un pensiero a quelle famiglie in difficoltà che credono nell’offerta educativa ma non hanno i mezzi economici per sostenerla. Ma a questo punto possiamo e dobbiamo dire che l’oratorio è e deve essere per tutti! La comunità è chiamata a farsene carico. E ci sono famiglie con meno problemi economici che offrono anche più di quanto è loro richiesto proprio per venire incontro a chi gode di minori possibilità. Il contributo di ciascuno, proporzionato alle proprie risorse, rimane perciò doveroso.
L’oratorio deve continuare a vivere, Noi vogliamo che continui a vivere. Noi facciamo e faremo di tutto perché continui a vivere. Ci costerà soldi e fatica? Non importa! Noi ci impegneremo. E chiediamo a tutti di percorrere questa stessa strada.