RITIRO AVVENTO PREADOLESCENTI

La 24 ore in oratorio è stata occasione di relazione, di confronto, di silenzio e divertimento.

Le vite sempre più frenetiche ci impediscono di fermarci a riflettere e anche i nostri ragazzi sono sempre più abituati al tutto e subito. Le relazioni passano attraverso uno schermo e la Fede è sempre di più qualcosa di astratto e lontano.

In queste poche ore insieme abbiamo meditato con i ragazzi sull’ Avvento, periodo di attesa per qualcosa di bello e stravolgente. Perché l’incontro con Gesù(se ci lasciamo incontrare) è qualcosa che ci cambia e non ci lascia mai uguali a prima. I ragazzi hanno riflettuto su quali sono le persone e i luoghi che, ogni giorno, attendono poiché rendono bella la loro vita.
Abbiamo richiesto nella prima parte della 24 ore silenzio e loro sono stati in grado di farlo tirando fuori poi, nel momento della condivisione, riflessioni profonde e commoventi.
Ciò che è emerso da tutti è che a rendere i luoghi speciali sono sempre le persone che attendiamo e che ci attendono. Al pomeriggio si sono impegnati per la preparazione di un pensiero da donare ad alcune di queste persone.

In queste ore non abbiamo solo riflettuto ma abbiamo anche puntato sul gioco come strumento per fare gruppo e conoscerci meglio.

Un grazie speciale va a tutti gli adulti che ci hanno aiutato dietro le quinte e ai nostri giovani educatori che hanno preparato questo ritiro con impegno. Gli educatori più di chiunque altro sono per i nostri figli esempi di vita e di Fede, ragazzi poco più grandi di loro che hanno scelto di dedicare il loro tempo libero ai piccoli, che credono nel messaggio evangelico e che si sanno divertire semplicemente stando insieme.

Buona attesa a tutti !

Sabato prossimo nel nostro teatro alle ore 21

Si terrà uno spettacolo a favore dell’ospedale italiano di Karak in Giordania dove opera suor Adele Brambilla, a cui faremo arrivare le offerte della serata. Considerando la grande difficoltà economica in cui si trova l’ospedale, con la richiesta crescente di assistenza da parte di rifugiati in fuga dalla guerra, invitiamo tutti a partecipare e sostenere l’ iniziativa.

PRENOTATE SUBITO IL VOSTRO POSTO!

PRESEPE VIVENTE

A ottocento anni dalla nascita del presepe vivente vogliamo ricordare la sua profonda importanza per i cristiani, poiché questa tradizione rappresenta in modo tangibile e coinvolgente la storia della nascita di Gesù. Il presepe vivente offre un’opportunità unica di riflettere sul significato del Natale attraverso una partecipazione attiva e condivisa.

Coinvolgendo i membri della comunità e i bambini in primis nella preparazione e nella messa in scena dell’evento, il presepe vivente promuove un senso di unità, solidarietà e Fede.

Il S.Natale è dono e il dono più grande è Dio che 2000 anni fa si è fatto uomo come noi.

ORATORIO: UNA OCCASIONE DI CRESCITA PER TUTTI

Le parrocchie della nostra diocesi – comprese le due parrocchie della nostra comunità pastorale – hanno da sempre avuto una straordinaria dotazione educativa: l’oratorio. Oggi, da più parti, arrivano note stonate a proposito di questa istituzione: non è al passo coi tempi, non ci sono più volontari che la gestiscano, costa troppo…

Sì, è vero, l’oratorio ha decisamente cambiato faccia. Tanti problemi che oggi ci sono stanno mettendo a rischio, come non è stato un tempo, la stessa istituzione oratoriana.

Le nostre comunità cristiane però non si rassegnano e non gettano la spugna. Non siamo al passo coi tempi? Facciamo di tutto per leggere le istanze della nostra società per poter rispondere in maniera adeguata. Non ci sono più volontari? Non ci rassegniamo e li cerchiamo e… li troviamo, perché c’è tanta gente che ancora crede nella cura della gioventù. Siamo a corto di risorse economiche? Le parrocchie cercano di investire nel campo della educazione, anche se le risorse economiche continuano a rimanere scarse o addirittura insufficienti.

E allora noi cerchiamo di gestire al meglio l’oratorio, da tutti i punti di vista.

A livello educativo, le persone che si rendono disponibili “a dare una mano” non sono degli sprovveduti ma vengono formati adeguatamente affinché il loro lavoro educativo sia veramente tale e dia tutti i buoni frutti possibili.

A livello economico, cerchiamo di non sprecare le risorse, attuiamo una puntuale manutenzione delle strutture affinché siano sempre adeguate alle attività e a norma di legge, mettiamo in campo attività che non siano così costose da essere per pochi, chiediamo una puntuale e costante collaborazione anche economica alle famiglie che si avvalgono di questo servizio educativo.

Tutto questo perché desideriamo che la comunità cristiana investa le sue risorse sulla gioventù. E ci crediamo. E chiediamo anche alle famiglie che facciano altrettanto. Che credano che vale la pena investire energie – e anche denaro – sui propri figli, sulla loro educazione civica, religiosa, comunitaria. Del resto non è una cosa nuova. Quando un genitore crede che il figlio o la figlia abbiano la necessità di frequentare uno sport o una attività complementare a quella scolastica, non si risparmiano e fanno anche sacrifici affinché i propri figli possano coltivare le proprie passioni e i propri sogni.

Ma perché investire tante energie proprio nell’oratorio? Cosa offre? Forse che dire “oratorio” equivale a dire “servizio di bassa qualità”? Ma proprio no!! Tutti i servizi che l’oratorio offre (sport, teatro, laboratori, gioco, …) sono offerti da operatori competenti, formati da professionisti altrettanto competenti, a volte volontari, a volte retribuiti se sono persone che lo fanno di lavoro.

L’oratorio rimane perciò un ambiente sano, luogo di aggregazione sano, promotore di sane amicizie.

Ed essendo anche un “luogo” ha bisogno di essere gestito al meglio affinché il “bello” rimanga bello. Sappiamo quale sia la portata di gestione di ogni tipo di struttura, a partire dalle nostre case. Anche l’oratorio ha dei costi enormi che in qualche modo tutti dobbiamo contribuire a coprire.

Certo, non possiamo chiudere questo discorso senza un pensiero a quelle famiglie in difficoltà che credono nell’offerta educativa ma non hanno i mezzi economici per sostenerla. Ma a questo punto possiamo e dobbiamo dire che l’oratorio è e deve essere per tutti! La comunità è chiamata a farsene carico. E ci sono famiglie con meno problemi economici che offrono anche più di quanto è loro richiesto proprio per venire incontro a chi gode di minori possibilità. Il contributo di ciascuno, proporzionato alle proprie risorse, rimane perciò doveroso.

L’oratorio deve continuare a vivere, Noi vogliamo che continui a vivere. Noi facciamo e faremo di tutto perché continui a vivere. Ci costerà soldi e fatica? Non importa! Noi ci impegneremo. E chiediamo a tutti di percorrere questa stessa strada.

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