Settimana Santa: appuntamenti da non perdere!

TriduoPasquale

 

Papa Francesco commenta durante la sua catechesi di questa mattina in piazza San Pietro: “Un cristiano, se veramente si lascia lavare da Cristo, se veramente si lascia spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore, non può più essere corrotto; non può più vivere con la morte nell’anima, e neanche essere causa di morte. Il prossimo, soprattutto il più piccolo e il più sofferente, diventa il volto concreto a cui donare l’amore che Gesù ha donato a noi. E il mondo diventa lo spazio della nostra nuova vita da risorti”.

Con queste parole volgiamo introdurre il Triduo Pasquale ovvero i tre giorni che precedono la Pasqua, la festa più importante del Cristiano, in quanto è la festa dell’amore di Dio per noi. 

Per questo motivo vogliamo invitarvi tutti agli appuntamenti dei questi giorni

ed in particolar modo per i più piccoli

  • Giovedì 29 Marzo ore 17.00 in chiesa Rito della Lavanda dei piedi
  • venerdì 30 Marzo ore 15.00 in chiesa Celebrazione della Morte di Gesù
  • sabato 31 Marzo ore 21.00 in chiesa Solenne Veglia Pasquale 
  • oppure 1 Aprile ore 10.00 in chiesa Solenne messa di Pasqua

per gli adulti, invece

  • Giovedì 29 Marzo ore 21.00 in chiesa Messa della cena di Gesù
  • Venerdì 30 Marzo ore 15.00 in chiesa Celebrazione della Morte di Gesù
  • venerdì 30 Marzo ore 21.00 in chiesa Celebrazione della deposizione di Gesù
  • sabato 31 Marzo ore 21.00 in chiesa Solenne Veglia Pasquale 

 

Buona Pasqua a tutti

 

 

 

 

Poesia e Preghiera

Durante questi venerdì di quaresima ci siamo fatti aiutare da Alda Merini, probabilmente una delle più grandi poetesse italiane del Novecento.

alda merini

 

Alda Merini (1931-2009) è stata una donna che ha amato la vita, l’ha amata perché ne ha conosciuto l’inferno, provando il dolore che una mente fragile può provocare e affrontando la crudeltà degli altri.

Quasi tutti ne hanno sentito parlare, ma non tutti sanno che alcune delle sue opere parlano di Fede in Dio; in una nota afferma: “Questa libera interpretazione dell’Autrice non vuole minimamente intaccare i dogmi del cristianesimo. È un omaggio personale alla figura di Cristo, con tutti i limiti che può avere l’intelligenza dell’Autrice. A.M.”

Ma perché quest’anno abbiamo deciso di seguire una linea così strana e diversa, che si allontana dai pensieri di teologi e studiosi che di solito utilizziamo? Alda Merini stessa, ad una domanda sulla poesia paragonata quasi un atto di carità, risponde che “il poeta intuisce qualcosa di più e la esprime meglio degli altri”.

Ed è proprio questa la forza! I versi di Alda Merini sono al tempo stesso poesia e professione di Fede.

Gianfranco Ravasi, scrivendo di alcune raccolte della poetessa, ha affermato “Sacre Scritture e poesia spesso si intrecciano e la fede è sorella della poesia perché entrambe tendono all’Altro e all’Oltre”.

Può sembrare difficile? Forse, ma le poesie inserite nei nostri venerdì toccano la parte più emozionante e coinvolgente che sempre suscita in noi il racconto della Passione di Gesù, generando sentimenti e pensieri che mai avremmo pensato di esprimere. La comunicazione al giorno d’oggi è diventata sintetica e veloce, non siamo più abituati al linguaggio poetico, né alle immagini che evoca, la vera sfida di questi incontri di preghiera è ascoltare: occorre solo ascoltare, lasciarsi guidare, imparando a trovare nuove parole per rivolgerci a Dio.

Ogni volta che nasce un uomo | Dio è attaccato dal suo amore. | Ogni volta che nasce un uomo | Dio conosce i tormenti del parto | e se ne vergogna, | perché da questo amore | sono nati fiori e montagne, | olocausti e vergini, | parole confuse e parole vere: | Dio ha espresso il suo amore per l’uomo col pianto.
– Alda Merini – ” il Carnevale della Croce”

Un padre che ama

festa papà 2

Youssef, nella sua radice vuol dire “colui che aggiunge”, “che porta crescita”: Giuseppe, con la sua umanità porta coraggio, immette forza nella nostra vita, nel suo silenzio, ci può dire molte cose, forse insegnarci ad attraversare questo nostro tempo con consapevolezza e dignità.
San Giuseppe incarna perfettamente quattro caratteristiche del buon padre:desiderare, mettere al mondo, far crescere, lasciare andare. Guardare a lui è un ottimo modo per lasciarci ispirare, prendere a modello la sua pazienza, il suo silenzio fecondo d’amore.


 «(…)se è vero che essere padre non vuol dire semplicemente avere un figlio, ma che i movimenti della paternità generativa sono desiderare, mettere al mondo, far crescere, lasciare andare, possiamo dire che Youssef li ha vissuti tutti pienamente. Youssef ha desiderato quel Figlio, che pure era un grande mistero per lui, perché lo ha accolto come suo dal grembo di Maria, insieme alla quale egli stesso, nella sua fede di uomo giusto, si lasciò avvolgere dall’Onnipotenza di Dio. Youssef ha messo al mondo quel figlio a Betlemme, cercandogli una casa dove nascere e poi lo ha salvato dalla morte, portandolo in Egitto e facendolo scampare alla strage di Erode. Youssef ha fatto crescere Gesù, per circa trent’anni nella sua casa. (…) Youssef ha lasciato andare Gesù. Forse, nel cuore, già a 12 anni, quando nel tempio suo figlio gli rivelò di avere un Padre nei cieli, del quale doveva compiere la volontà». 

Giuseppe siamo noi” di Johnny Dotti

San Giuseppe è modello di coraggio, forza, autentica virilità, sacrificio, e al contempo di compassione, vicinanza attenta e discreta. A pochi giorni dalla sua festa, affidiamo a lui – che ci insegna la grandezza del silenzio, di gesti e scelte che parlano, che si fanno dono – tutti i padri affinché il suo solido modello possa servire loro da guida sicura nel buio delle difficoltà.

AUGURI PAPA’!

8 Marzo: una giornata per rivendicare il proprio diritto di essere donna!

festa donna 2

La festa della donna viene vissuta oggi come un’occasione per uscire e divertirsi. Oggi sembra abbastanza scontato regalare un rametto di mimosa alla mamma, all’amica o alla fidanzata. Al di là di come oggi venga celebrata questa festività, la sua origine ha una forte valenza politica e sociale. La giornata internazionale delle donne si festeggia l’8 Marzo per rivendicare i diritti e le conquiste operate dalle donne nel corso della storia. Purtroppo ancora oggi è necessario celebrare la figura femminile, per portare l’attenzione sui soprusi e sulle discriminazioni che molte donne ancora sono costrette a subire nel mondo.

festa donna

 

La scelta della mimosa non è casuale: infatti questa pianta è diffusa in tutta Italia e il suo significato rimanda alla femminilità e alla libertà.

 

Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai.

– Oriana Fallaci –

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