“Lo chiamano «blackout»: una corda al collo da stringere fino a sfiorare il soffocamento, per ottenere lo sballo provocato dall’ossigeno che torna di colpo al cervello. Un ragazzo di quattordici anni è morto così. Un altro è invece volato dal tetto di un centro commerciale, in cerca del selfie perfetto. Lui di anni ne aveva quindici. Sono alcuni dei recenti fatti di cronaca relativi a ragazzi che, per sentirsi vivi, vanno a caccia di emozioni esplosive, dinamiti di adrenalina scaturite dalla sollecitazione dell’istinto di sopravvivenza. Perché cercano la vita sfiorando la morte? Non conoscono un modo di sentirsi vivi a contatto con la vita? All’adrenalinica e incerta sopravvivenza si può sostituire la «sopra-vivenza» , cioè una vita che possiede ricchezza di senso e stabilitá?”
(Da Letti da rifare , Alessandro D’Avenia)
Vogliamo provare a rispondere a queste domande con un breve percorso, rivolto a tutti i genitori che hanno figli in età evolutiva.
In collaborazione con Fondazione per la Famiglia Profumo di Betania Saronno e Consultorio il Caminetto Bruzzano abbiamo pensato a due incontri che saranno venerdì 16 e venerdì 23 novembre, h 20.30 in oratorio, dal titolo “Ragazzi che giocano col fuoco”.
VI ASPETTIAMO!